Piazza, bella piazza
Ci pa**ò una lepre pazza,
Uno lo cucinò, uno se lo mangiò,
Uno lo divorò, uno lo torturò,
Uno lo scorticò, uno lo stritolò,
Uno lo impiccò
E del mignolino ch'era il più piccino
Più niente restò.
Piazza, bella piazza, ci pa**ò una lepre pazza...
Ci pa**arono dieci morti
I tacchi, e i legni degli ufficiali,
Teste calve, politicanti
Un metro e mezzo senza le ali,
Ci pa**ai con la barba lunga
Per coprire le mie vergogne,
Ci pa**ai con i pugni in tasca
Senza sa**i per le carogne.
Piazza, bella piazza, ci pa**ò una lepre pazza...
Ci pa**ò tutta una città
Calda e tesa come un'anguilla,
Si sentiva battere il cuore,
Ci mancò solo una scintilla;
Capivamo di essere tanti
Capivamo di essere forti,
Il problema era solamente
Come farlo capire ai morti.
Piazza, bella piazza, ci pa**ò una lepre pazza...
E fu il giorno dello stupore
E fu il giorno dell'impotenza,
Si sentiva battere il cuore,
Di Leone avrei fatto senza,
Si sentiva qualcuno urlare
"solo fischi per quei maiali,
Siamo stanchi di ritrovarci
Solamente a dei funerali".
Piazza, bella piazza, ci pa**ò una lepre pazza...
Ci pa**arono le bandiere
Un torrente di confusioni
In cui sentivo che rinasceva
L'energia dei miei giorni buoni,
Ed eravamo davvero tanti,
Eravamo davvero forti,
Una sola contraddizione:
Quella fila, quei dieci morti