Mi ricordo quando mia madre
Mi costringeva a ingerire
Quell'orribile sostanza
Dalle proprietà organolettiche
Considerevoli
Era olio di fegato di merluzzo
E non mi si filava nessun ragazzo
Grazie al cazzo
Davo di merluzzo
Ed ero confusa e infelice
Con l'alito atroce
E puzzavo di merluzzo
Proprio come zio santuzzo
Venditore di merluzzo
Al mercato di milazzo
Ma meno male che c'era un uomo
Che non gli importava dell'orrido tanfo
Lui mi avvolgeva tra le cupide ascelle
E poi mi pomiciava come un pazzo
Grazie al cazzo
Era zio Santuzzo
Ed ero confusa e infelice
Con l'alito atroce
E puzzavo di merluzzo
Proprio come zio Santuzzo
Circondata da disprezzo
Mi sentivo zio Santuzzo