Strofa 1:
A volte vorrei scappare guarda, non riesco a collegare tutti i punti di domanda, la mente va inseguendo ricordi sulla strada ma la rabbia, è come andare a fari spenti al buio sulla sabbia, chissà perché mi spaventa l'idea di essere un duo, forse non trovo me stesso e scambio il mio cuore col tuo, forse fumo più spesso e vedo tutto più fluo, perché anche nel buio vedo qualcosa di suo, in questi giorni matti dormo spesso come i gatti, e non c'ho manco voglia di girare tra i palazzi che in city i marciapiedi sono intrisi e intatti di ricordi e infatti vedo sorrisi e scazzi, qua il mood è andante lento a sprazzi più violento, ma in media qua la media ci sta dentro, che tutto pa**a è un coro che in coro anche tu stai ripetendo e non ci credi neanche un poco quando prendi lo stipendio, occhiaie scure sotto vetri neri, sotto vedi i veri, ma hanno giusto il tempo di lasciare il segno mentre guardi a ieri o mentre sei di fretta, aspetta dov'è che corriamo? Verso quale vetta?
Ritornello:
Non è il calore che mi manca, ma il sudore sopra al corpo, non c'è odio non c'è rabbia, a questo mostro hai dato un volto
Strofa 2:
A volte vorrei scappare guarda, non riesco a collegare tutti i punti di domanda, ma chissà perché resto sempre all'ultima spiaggia, con il bagaglio in mano e il malumore nella pancia, e chi si arrangia dov'è che poi finisce? Se perso in un abbraccio ma di bisce, la mente non carpisce, la differenza netta tra l'amore oppure i cliché, come guardare ad occhi nudi questa eclissi, spogliarsi della veste degli eroi è difficile se il limite è il primo limite dell'impossibile, se proprio al limite dell'impossibile qua tocca vivere, non voglio divagare voglio essere leggibile, collego ciò che mi manca, con l'eco della mente che si affanna ma contento che qualcosa riesco a farla, oggi non peso resto in campo con la palla che già il tempo di pensarci è tempo che mi manca, e allora bye bye, dai saluta da lontano tutti i tuoi guai, allora vai vai, che tutto sembra necessario, però non tornerai
Ritornello