La mia faccia
non la reggo più
mi controllo ancora e sto
per i fatti miei
con gli occhiali in mano scendo giù
verso il porto contro vento.
E mi nascondo nei capelli che ho
su panchine bianche mi
mi compiango anche un po'.
Ti chiamano "Principessa" – "Principessa"
avvolta di seta ti confondi a noi
in piedi sul porto guardi "Principessa".
Mi guardi negli occhi chiara "Principessa".
Mi prendi le mani stanca "Principessa".
Mi sciogli le dita sola "Principessa".
E scalini si accavallano a me
rannicchiata escluderò
poligamici show.
Un signore mi offre viole
e mi vuole toccare, il mio vestito lo attrae
l'aria punge
l'acqua è immobile
prospettive lineari al sole mi seguono.
Ti chiamano "Principessa" – "Principessa"
avvolta di seta ti confondi a noi
in piedi sul porto guardi "Principessa".
Mi guardi negli occhi chiara "Principessa".
Mi prendi le mani stanca "Principessa".
Mi sciogli le dita sola "Principessa".