Sono le sette
sto pa**eggiando
nervosamente alla periferia di una città
mormora il traffico
molto lontano
accompagnato dai miei pensieri sulla realtà.
La vita con la sua cadenza
cammina ad un pa**o doverso dal mio,
Mi sforzo a seguire il suo ritmo e se mai lo afferro arriva l'oblìo.
Con dei mattoni evasivi di gran consistenza
mi costruirò
la casa,
dove abitare con questi momenti di a**idua impazienza,
ridendo della mia emotività.
Questa è una gara,
fra automobili dove
non c'è traguardo
e hai tanto tempo davanti a te,
per pensare in relax
conversando con quelli che
come me stanno ai box,
nell'attesa di dissetare il motore con
un carburante fatto di felicità.
Ma la vita è un esame perchè
sei chiamato a sostenerlo davanti a te
e il giudizio finale è quello che maturerà
ognuno dentro sè con obbiettività.
Quanti pensieri
modesti se del tutto onesti, poi si vedrà
man mano che il grande vortice
chiamato tempo mi porta più in là,
dove occhi ingenui vedranno altri cieli coperti
con delle nuvole
di varie forme,
che sono prove future di vita dagli esiti incerti
e seguono chiunque li scanserà.
Quanti adulti
vogliono avere ancora i primi impulsi
di una giovinezza
che non è in te e se c'è
è un'ipotesi di pericolo, bada, perchè
una lacrima basta e tutto se ne va da sè
e questo tipo di problema più non c'è.
Una vita un esame sarà
che se non immediato presto o tardi verrà
e la prova di maggior spicco da affrontare è
un grande amore per
la vita che c'è in te.
(Grazie a MonicaHendrika per questo testo)