Ma non ci siamo già forse visti scusa credevo... mi sembrava... Però hai un modo così strano di ondeggiare quel tuo bel sedere... dove vai... con quell'andatura... in mezzo ai guai... così sicura? Con quello spacco che quando s'apre mi sento ridere tutto dentro mentre consumo le mie idee tra il reggicalze e le tue mutande, dove vai... con quell'andatura... in mezzo ai guai... così sicura? Tu stai camminando come se nel mondo tutto anda**e bene... mentre sta scoppiando una terza guerra che farà sparire quei due bei seni che tu porti in giro Perché ogni albero che bu*tan giù sarà segnato con il sangue tuo e dai tuoi turgidi capezzoli sgorgheranno le città infette infette dalle bustarelle comunali come quella dei promessi sposi e allora lasciati un po' andar... finché siamo ancora in tempo Si così... i love you sento nelle vene scorrere come un fiume la tua primavera che mi trasporta dove splende l'arte del rinascimento mentre vedo avanzar sulle acque del lago di Lecco un uomo con una vanga che comincia a scavare e a seppellire tutti quanti i mangioni dell'anonima edilizia... che in nome del profitto hanno maciullato l'Italia e raso al suolo Milano e quel ramo di Lecco riducendolo come un colabrodo da Palermo a Como e li vedo sprofondar... sprofondar giù nel buio e l'uomo sai chi è? Un certo Alexander che Manzoni fu quando si respirava e la sua vendetta... nasce dai tuoi baci dal tuo candore... da questa tua sana sensualità che riscalda il sangue e rinnova ciò che sta morendo